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MUSEO DEL LIBRO ANTICO - 1500

 

I libri stampati dal 1501 al 1600 vengono comunemente detti cinquecentine.

La Biblioteca di Maglie ne conserva alcune migliaia; tra queste di notevole rilevanza l’opera è del medico botanico senese Pierandrea Mattioli stampata nel 1565  nell’Officina veneziana di Felice Valgrisi, figlio di Vincenzo Valgrisi di origini francesi che operò appunto a Venezia fino al 1582.

Opera in 6 libri Commentarii a Discoride è corredata da numerosissime fini incisioni che raffigurano tutta la botanica medica nota a quei tempi e vengono descritte dettagliatamente cento nuove specie di piante.

 

 

Degna di nota è anche la rarissima e pregevole edizione di Ludovico Ariosto, l’ Orlando Furioso, stampata nel 1587 a Venezia sempre presso Felice Valgrisi. In quest'edizione - nel 1500 si contano circa 150 edizioni del poema, tra cui quella più nota edita dal padre nel 1563 - ogni canto è preceduto da una preziosa incisione su lamina di rame e 51 xilografie a piena pagina di Dosso Dossi, pittore di origine trentina ben conosciuto dallo stesso Ariosto che lo cita nel XXXIII canto "tra i pittori di quai la fama sempre starà fin che si legga e scriva, al pari di Leonardo, Mantegna ..."

 


Famosa, nell'ambito dell'editoria europea tra l'ultimo trentennio del Quattrocento e per tutto il Cinquecento, divenne la Famiglia dell'editore, tipografo e umanista italiano Aldo Manunzio (1449/1452 - 1515).

Primo editore in senso moderno, introdusse numerose innovazioni destinate a segnare la storia della tipografia fino ai giorni nostri. I suoi primi volumi sono caratterizzati dal  motto  festina lente, ovvero “affrettati con calma” e dal 1502 si distinguono anche per la tipica marca: delfino intorno ad ancora, attinta da un'antica moneta romana donatagli da Pietro Bembo. L'ancora stava a indicare la solidità e il delfino la velocità.

Sin dai primi anni del Cinquecento la sua opera fu portata avanti anche dagli eredi, con la marca che mantiene il delfino con ancora, ma ora con motto Aldus. 

Si diffondevano così, nel mondo, le aldine, famose, oltre che per l'elegante corsivo aldino, anche per un'altra delle sue geniali invenzioni: il formato in ottavo, maneggevole e di piccole dimensioni, precursore dei libri tascabili odierni.
 

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Summa totius artis notariæ Rolandini Rodulphini Bononiensis viri præstantissim Secunda pars. quam moderni appellant practicam vz. Commentaria seu expositio domini Petri de Boaterijs bon. In summam notarie domini Rolandini pas. bon. profundiora Iustiniana iura. Super vno quoque instrumento enucleantia. In qua quidem summa extant infrascripta decem capitula. - (Impressum Venetijs : p Gregorium de Gregorijs, 1509, die vltimo mensis maij). - [10], 296 c. ; fol. ((Marca xilogr. in fine (U/442). - Testo in gran parte disposto su 2 e 3 colonne. - Forme contratte nel tit. - A c. A1r testo stampato in rosso e in nero. - Iniz. xilogr. - Segn.: a10 A8 B-2F10 2G8. - Ultima p. bianca.

UTOE672901

Summa totius artis notariæ Rolandini Rodulphini Bononiensis viri præstantissim Secunda pars. quam moderni appellant practicam vz. Commentaria seu expositio domini Petri de Boaterijs bon. In summam notarie domini Rolandini pas. bon. profundiora Iustiniana iura. Super vno quoque instrumento enucleantia. In qua quidem summa extant infrascripta decem capitula. - (Impressum Venetijs : p Gregorium de Gregorijs, 1509, die vltimo mensis maij). - [10], 296 c. ; fol. ((Marca xilogr. in fine (U/442). - Testo in gran parte disposto su 2 e 3 colonne. - Forme contratte nel tit. - A c. A1r testo stampato in rosso e in nero. - Iniz. xilogr. - Segn.: a10 A8 B-2F10 2G8. - Ultima p. bianca.
Sezione:  PICCINNO
Collocazione:  VIII D
Specificazione:  015
Inventario:  P 4010
Anno:  1509

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