Monumenti

Monumento a Francesca Capece

Monumento a Francesca Capece

Ubicazione: Piazza Aldo Moro

Datazione: Secolo XIX sec.

Particolarità: è opera dello scultore salentino Antonio Bortone, operante a Firenze, dove rivestiva un ruolo significativo fra gli artisti più importanti dell'epoca.E’ il simbolo di Maglie, l'espressione di affettuosa riconoscenza della cittadinanza verso la nobildonna che donò alla città, sul finire dell'Ottocento, il suo palazzo, adiacente alla piazza, da allora prestigiosa sede del Liceo-Ginnasio a lei intitolato.

Campanile della Collegiata di S. Nicola

Campanile della Collegiata di S. Nicola

Ubicazione: via Orfanotrofio

Datazione: Secolo XVII

Particolarità: con i suoi 47,20 metri, è il secondo campanile più alto della provincia. E’ composto da cinque piani, quattro a base quadrata e l'ultimo a base ottagonale con cupolino coperto da mattonelle maiolicate, sormontato da una sfera. Il primo ordine è stato eseguito sotto la direzione di G. A. Larducci, mentre i rimanenti quattro sono a firma di G. Zimbalo.

Colonna Madonna delle Grazie

Colonna Madonna delle Grazie

Ubicazione: Via Roma

Datazione: fine XVII secolo

Particolarità: forse opera di Zimbalo. La statua della Vergine è stata realizzata nel 1900, dopo che un fulmine danneggiò in modo irreparabile la statua settecentesca, della quale nell'adiacente Largo Madonna delle Grazie si può ancora ammirare il busto. Questa colonna è stata resa celebre dallo schizzo del pittore francese Jean Louis Despréz (1778) conservato all'Accademia di Belle Arti di Stoccolma.

Villa Tamborino

Villa Tamborino

Ubicazione: Piazza Tamborino

Datazione: Secolo XIX sec.

Particolarità: importante polmone verde della città; si accede da un elegante padiglione in stile neoclassico, oltre il quale si apre al visitatore uno splendido parco in cui, ai variegati elementi vegetali, aiuole fiorite, viali alberati e area boschiva, si alternano grotte artificiali affrescate, ponti ed un belvedere ottagonale di gusto orientaleggiante.

Apertura: si consiglia di rivolgersi all'URP