
Nel Miocene, tra 24 e 5 milioni di anni, si andava sedimentando, in ambiente marino, la formazione geologica più nota del territorio salentino: la Pietra leccese.
Gli affioranti più estesi di questa pietra calcarenitica si trovano nei pressi di Lecce, Vernole, Lizzanello, S. Donato, Martano, Cursi e Melpignano. In virtù della sua larga reperibilità e della relativa facilità di estrazione dovuta alle sue caratteristiche di roccia tenera, la Pietra leccese è stata largamente utilizzata nell’edilizia locale fin dall’antichità, trionfando in particolare con l’affermarsi dell’architettura barocca.
A questa formazione i cavatori locali hanno attribuito diversi nomi: pietra gentile o leccisu se si presenta a grana fine e omogenea, saponara se friabile e biancastra, bastarda se è eterogenea e a volte brecciforme, piromafu quando presenta grana omogenea verde-grigiastra e mazzara se invece è grossolana.

Durante le fasi di estrazione è venuto alla luce un immenso patrimonio di testimonianze fossili, che ci permette di ricostruire la ricca fauna che popolava i mari miocenici. Frequenti sono, ad esempio, i rinvenimenti di denti di Carcharodon megalodon, un enorme squalo, progenitore dell’attuale squalo bianco, che poteva raggiungere la lunghezza di 20 metri e dotato di un’apertura boccale di circa 5 metri.
Recenti ricerche hanno arricchito il quadro faunistico presente in questa formazione, segnalando anche nuovi taxa esclusivi della Pietra leccese, come il Rudicetus squalodontides, il Messapicetus longirostris, specie antenate dei delfini, un grande fiseteride, lungo oltre 9 metri, lo Zygophyseter varolai, nuove specie di balene come l'Archaeschrichtius ruggieri, forse antenata della balena grigia.
Negli strati superficiali di questa formazione, nel corso dell'Interglaciale Riss-Würm, tra 120-80 mila anni, ebbero origine le ventarole a cui è dedicato un altro tematismo del Museo.
Per approfondire:
F. Gianfreda, Le formazioni rocciose del Salento, in L'Uomo e la Pietra nel Salento Preistorico. Guida alla comprensione e alle escursionisul territorio, a cura di M. A. Orlando, Lecce, 2007.
A. Varola, Nuove scoperte fossili nelle formazioni rocciose del Salento, in Le scienze geo-archeologiche e bibliotecarie al servizio della Scuola, a cura di M. A. Orlando, Monteroni, 2005.
A. Calia, Pietre calcarenitiche del Salento. Le cave di estrazione, in L'Uomo e la Pietra nel Salento Preistorico. Guida alla comprensione e alle escursioni sul territorio, a cura di M. A. Orlando, Lecce, 2007.
G. Quarta, Pietre calcarenitiche del Salento. Le attività estrattive, in L'Uomo e la Pietra nel Salento Preistorico. Guida alla comprensione e alle escursioni sul territorio, a cura di M. A. Orlando, Lecce, 2007.