Giocando al museo..

  A pochi giorni dai saluti...se dovessimo fare un punto sulla nostra esperienza ScuolaLavoro al Museo di Maglie,  sarebbe riduttivo dirvi solo che ci è piaciuta! in realtà è stata proprio una scoperta e non pensavamo che il gioco fosse così fondamentale per divulgare le conoscenze preistoriche. Volete qualche esempio? Oltre al nostro lavoro tra...
Maggiori dettagli riguardo Giocando al museo.. »

Una storia che continua...

Pensavate che l'Alternanza Scuola Lavoro del Liceo Scientifico Da Vinci fosse finita, eh? E invece no, abbiamo preso il posto dei nostri quattro colleghi per continuare questa emozionante avventura.   Siamo ben SEI!   Appena arrivati, Maria e Giuseppe ci hanno presentato la biblioteca e le varie sale del museo... Sapevate che la...
Maggiori dettagli riguardo Una storia che continua... »

Un'esperienza da Hollywood

  Ore 9:15 all'Alca di Maglie. Puntuali come le zanzare al crepuscolo ... siamo pronti per iniziare una nuova giornata di alternanza #ScuolaLavoro... o quasi!       Beh se lui dorme mettiamoci comodi anche noi sui pouf della ludoteca... sperando che non ci veda Maria! e aspettando quelli del Capece... ...
Maggiori dettagli riguardo Un'esperienza da Hollywood »

Estate al Museo

Al Museo Civico di Maglie in alternanza #ScuolaLavoro   Pronti per una dura giornata di lavoro! Prendiamo visione delle attrezzature touch presenti negli spazi espositivi   “Faccio io…che so” e noi lo lasciamo fare....è l’intelligentone del gruppo… ...ma ha bisogno d’aiuto!     ...
Maggiori dettagli riguardo Estate al Museo »

Quel falso nel British Museum: arte preistorica e artisti di strada

  Nel 2005, un personaggio ben noto come uno tra i maggiori streetartisti del mondo, Banksy, si intrufolava, camuffato, nel British Museum di Londra e riusciva, indisturbato, ad appendere ad una parete espositiva uno strano "reperto" con tanto di didascalia esplicativa. Si trattava di blocco di calcare  su cui era dipinta una scena apparentemente preistorica: in primo...
Maggiori dettagli riguardo Quel falso nel British Museum: arte preistorica e artisti di strada »