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Paleolitico e Glaciazioni

L'inizio dell'era Quaternaria coincide con la comparsa del genere Homo; comincia, pertanto, all'interno della cronologia geologica, anche la cronologia umana, il cui periodo più antico, la Preistoria, coincide quasi totalmente col primo periodo geologico della nostra era. 

Il Quaternario, infatti, è suddiviso in due grandi periodi: il Pleistocene (2 milioni - 10 mila anni) a sua volta ripartito in tre sotto-periodi, e l'Olocene che, avviato intorno a 10 mila anni è tuttora in corso. Nel Pleistocene si collocano le tappe più importanti dell'evoluzione del genere umano in specie diverse: Homo abilis (2-1 milione di anni), Ergaster ed Erectus (1.800-300 mila anni), Sapiens arcaico (300-120 mila anni) Neandertal (120-45/40 mila anni) e Sapiens (120 mila anni ad oggi); mentre, dal punto di vista climatico, esso è interessato da alcuni grandi periodi glaciali che avvolsero la Terra nel gelo. L'Europa, in particolare, fu interessata da quattro Glaciazioni: Günz, Mindel, Riss e Würm, intervallate da tre periodi Interglaciali a clima caldo: Günz-Mindel, Mindel-Riss, Riss-Würm. Nel corso di questi periodi il clima mutava radicalmente provocando, a seconda del periodo, la sommersione o l'emersione di ampi tratti di terre. Il movimento eustatico del mare alternò, nei periodi caldi, l'invasione marina di molte terre e grotte frequentate dall'uomo e, nei periodi freddi, l'emersione di ampie pianure costiere, avvicinando o ricongiungendo territori un tempo separati.

L'uomo, quindi, per tutto il Paleolitico, ha dovuto confrontarsi continuamente per la propria sopravvivenza con frequenti e radicali cambiamenti di clima che trasformavano, di volta in volta, ambienti favorevoli alla vita umana in ambienti fortemente ostili, sviluppando una continua ricerca di nuove strategie e nuovi sistemi di adattamento agli ambienti che andava mano a mano conquistando.

 

L'avvio della manipolazione e lavorazione della pietra da parte dell'uomo e i suoi successivi stadi di progresso tecnologico fissano, in Preistoria, le età dell'Archeolitico (momento iniziale individuato solo in Africa) e del Paleolitico, a sua volta suddiviso in Inferiore (750-120 mila anni) appartenente alle specie umane più antiche e compreso nel Pleistocene inferiore e medio, Medio (120-45/40 mila anni) caratterizzato dall'Uomo di Neandertal che visse nella prima parte del Pleistocene superiore e, infine, il Paleolitico superiore (45/40-10 mila anni) dominato dall'Uomo sapiens, e coincidente con la seconda parte del Pleistocene superiore.   

 

 

 

 

Le più antiche attestazioni di presenza umana nel Salento risalgono al Paleolitico medio, e videro protagonista l'uomo di Neandertal, autore dell'industria musteriana, caratterizzata da numerosi strumenti spessi come raschiatoi, punte, limaces e denticolati. Specie umana vissuta esclusivamente in Europa, conobbe sia il clima tropicale dell'ultimo interglaciale, che i rigori della Glaciazione wurmiana, estinguendosi durante il secondo acme di quest'ultima, mentre l'Europa veniva popolata dalla nuova specie del Sapiens, proveniente dall'Africa.

Più intraprendente e astuto del Neandertal, l'Homo sapiens si diffuse rapidamente in tutto il mondo, adottando sempre nuove strategie insediative e nuovi sistemi socio-culturali, politici ed economici. Superò brillantemente i rigori dell'ultimo glaciale, riparandosi in grotte dove perfezionò la propria abilità nella scheggiatura della pietra, escogitò nuovi strumenti, affinò le sue tecniche di caccia e lasciò i segni di una delle sue più brillanti invenzioni: l'arte; pronto ad affrontare il rapido aumento delle temperature oloceniche cambiando radicalmente la sua economia di vita, ma questo è un altro tematismo del Museo!

 

 

Per approfondire:

M. Cremaschi, La penisola italiana nel Quaternario: aspetti geologici e geoarcheologici. 4 - Le Glaciazioni, in A. Guidi, M. Piperno (a cura di), Italia preistorica, pp. 23-28, Roma-Bari, 1992.

D. Camuffo, G. Sturaro, E. Pagan, Il clima e i cambiamenti climatici, in Catalogo Mostra a cura di G. Muscio, Glacies. L'età dei ghiacci in Friuli. Ambienti, climi e vita negli ultimi 100.000 anni, pp. 11-22, Udine, 2003.

M. Piperno, Il Paleolitico inferiore, in A. Guidi, M. Piperno (a cura di), Italia preistorica, pp. 139-169, Roma-Bari, 1992.

Carlo Peretto, Il Paleolitico medio, in A. Guidi, M. Piperno (a cura di), Italia preistorica, pp. 170-197, Roma-Bari, 1992.

A. Guerreschi, La fine del Pleistocene e gli inizi dell'Olocene. I - Il Paleolitico superiore, in A. Guidi, M. Piperno (a cura di), Italia preistorica, pp. 198-224, Roma-Bari, 1992.

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