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A proposito delle aperture settimanali de l'Alca

Ci piace qui condividere, con tutti coloro che hanno a cuore il Museo e la Biblioteca di Maglie, alcune riflessioni su "cose" de l'Alca, che potrebbero esser date per scontate e a volte percepite come dovute e facili da realizzare, e precisamente sul complessivo servizio di accessibilità fisica alla struttura.

 

Non volendo tediarvi qui iniziando dalla "preistoria", prendiamo gli ultimi sei anni e mezzo, dal 2010 ad oggi, da quando, cioè, dopo un un lungo perido che ha contraddistinto il Museo di Maglie su tutto il territorio pugliese, unico a realizzare apertura 7 su 7 giorni alla settimana (2002-2007) e il successivo breve periodo di grave flessione del personale, intervenuta nel 2008 per limitazioni di legge, il Museo e la Biblioteca comunali di Maglie hanno ripreso a garantire apertura settimanale 6 giorni su 7 (come era da sempre stata garantita con la prima direzione del Museo) così organizzata: mattino e pomeriggio in 5 giorni da lunedì al venerdì, 1 giorno alla settimana in apertura solo pomeridiana, nella giornata del sabato e 1 domenica al mese. E ciò per tutte e 52 le settimane dell'anno, senza realizzare mai alcun periodo prolungato di chiusura al pubblico (come invece avveniva prima del 2002). Ecco, questa è la prima "cosa" che potrebbe passare come scontata o percepita come banalmente dovuta. Ma proprio non lo è.

Orari estivi 2017

Nella stragrande maggioranza di Biblioteche pubbliche e dei Musei italiani, in realtà, (e così è avvenuto anche per il Museo e la Biblioteca di Maglie fino alla fine degli anni Novanta del Novecento) oltre alla chiusura per n. 1 giorno alla settimana ( vale a dire chiusura per 52 giorni nell'anno), oltre alla chiusura in giornata di festività nazionale e patronale (vale a dire ulteriori 11 + 1 giorni), si realizzano, anche, da una a tre settimane consecutive di chiusura all'anno, normalmente coincidenti con la dovuta garanzia al diritto di ferie estive del personale (quanti di voi ad agosto hanno trovato chiusa la loro biblioteca preferita?). Basta una veloce ricerca su google per avere un rapido quadro nazionale.

 

Normalmente ciò avviene sia per grandi che per piccole biblioteche, e, in ambito museale, soprattutto per i medi e i piccoli musei, compresi anche quelli universitari, ad esclusione solo di quelli statali. In pratica, la stragrande maggioranza degli Istituti culturali italiani garantiscono da un massimo di 290 giorni ad un minimo di 225 giorni di apertura nell'anno. Ovviamente parlo solo delle strutture che garantiscono apertura  per lo standard nazionale minimo di 36 ore settimanali. Tante strutture riescono a garantire molto meno.

 

Uno dei momenti cruciali della gestione erogativa è, infatti, riuscire a reperire personale disponibile a rinunciare al proprio diritto di scelta del periodo in cui godere delle 2 settimane consecutive di ferie estive dovute per legge, accettando di slittarle in altro periodo (vi sembra disponibilità da poco?!). Figuriamoci quando a ciò si aggiunge, ed è frequentissimo per gli istituti di cultura, anche una reale carenza di personale. Ovviamente, anche in questo caso, parlo esclusivamente di strutture affidate a personale professionalmente formato ad erogare un servizio di qualità e che, come tutti i lavoratori, ha diritto a ferie estive, non di strutture che affidano allegramente queste delicate mansioni a figure improvvisate e temporanee, utilizzate in mansioni di uscierato (si pensi ad esempio all'utilizzo in tanti musei dei progetti di Servizio Civile Volontario).

Resta, di fatto, che il Museo e la Biblioteca di Maglie, dal 2002 ad oggi, non hanno mai realizzato tale intervento di chiusura per ferie nel periodo estivo, vuoi per non creare disagi all'utenza, ma sopratutto perchè non si è mai inteso venir meno, neanche in tali periodi in cui si registrano veri e propri cali fisiologici della frequenza, al ruolo di luoghi sociali di ritrovo e aggregazione della Città di Maglie, per quanti, volontariamente o per necessità, restano in paese. 

Eppure, strategicamente dal punto di vista economico, si sarebbe potuto ricorrere a questa consuetudine nazionale, ben motivandola anche noi con "periodi di calo fisiologico" della frequentazione, visto che da luglio a fine agosto -  il dato è sotto gli occhi di tutti -, Maglie si spopola. Ma non lo abbiamo mai fatto in questi ultimi 15 anni; anzi per tali stagioni ci siamo inventati attività educative e iniziative anche strampalate, fuori orario e sopra le righe, oggi imitate anche da grandi Musei come il MArTa di Taranto, di contrasto a tali cali fisiologici.

Rassegna: Aperto per Ferie-Iniziative Culturali fuori orario. Estati 2011-2014

Allo stesso modo, la scelta della chiusura domenicale piuttosto che nel lunedì - come invece avviene in tutti gli altri musei italiani -, realizzata in 40 domeniche su 52 dell'anno (visto che nelle rimanenti 12 il Museo è aperto), poggia su strategie precise, in seno alle politiche gestionali del complesso culturale, di contrasto a un gap che sarebbe sorto rispetto alla frequentazione della Biblioteca ma anche per rafforzare i servizi educativi del Museo, su cui si fonda in modo privilegiato l'erogazione di un museo scientifico. In pratica ed in sintesi invece che realizzare 52 giorni di chiusura settimanale, il Museo di Maglie dal 2010 ne realizza solo 40, ed ha scelto la domenica per farlo.

L'obiezione giustissima potrebbe essere: ma chiudendo la domenica si inibisce la fruizione museale in un giorno in cui potenzialmente tutti avrebbero maggiore libertà personale di accedervi.

Verissimo, ma è altrettanto vero che il Museo di Maglie ha una vocazione scientifica molto specifica ed esposizioni che non sono immediatamente accattivanti come può essere un Museo Archeologico che espone vasi, monili, statue di epoca classica, un Museo d'Arte che espone quadri, arazzi e pezzi artistici; chi entra spontaneamente in un Museo di preistoria ha già una motivazione personale di fondo: studente/studioso di tali periodi (il 70%), appassionato di preistoria (il 29%), legame emotivo ad un sito o a reperti esposti (1%); ma il 100% di tali tipologie di visitatori non raggiunge neanche il lo 0,1% delle presenze che il Museo è in grado di attirare nella giornata del lunedì in apertura. Ed allora, rinunciamo a una frequentazione certa nel lunedì in favore di una probabile in giornata domenicale? Se mai ne avessimo la forza, torneremmo ad ampliare le aperture a 7/7 giorni, ma non rinunceremmo a stare aperti di lunedì. 

Turisti che spontaneamente ed appositamente si muovono per visitare il Museo di Maglie ce ne sono, da Roma, da Firenze, Matera, Bari, Napoli, Padova, Ferrara, Milano e anche da fuori Italia; fanno parte di target ben precisi che noi attentamente curiamo, ma che normalmente prima di giungere al Museo si informano, si preparano alla visita e se poprio vogliono una domenica di chiusura ci chiamano e noi apriamo.

ArcheoClub Lugano - domenica 19 marzo 2017

Oltre la domenica mensile di apertura, infatti, il Museo garantisce da sempre, anche in altre domeniche del mese e/o in altra giornata festiva dell'anno, l'apertura straordinaria per la realizzazione di eventi e per offrire visita guidata a gruppi paganti prenotati.

Giornata nazionale Famiglie al Museo - evento annuale nella prima domenica di ottobre

 Nati nella Cultura - Iniziativa annuale in promozione della lettura. Domenica 25 giugno 2017 

Prossimo appuntamento in giornata domenicale di chiusura  (a proposito: tutti invitati)

313 giorni di apertura complessiva annuale (così come registrato anche nel 2016) sono, d'altro canto, un pò di più che semplicemente  6/7giorni settimanali d'apertura e non sono molti altri, i musei e le biblioteche italiani, che possano dichiararli.

 
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