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Quel falso nel British Museum: arte preistorica e artisti di strada

 

Nel 2005, un personaggio ben noto come uno tra i maggiori streetartisti del mondo, Banksy, si intrufolava, camuffato, nel British Museum di Londra e riusciva, indisturbato, ad appendere ad una parete espositiva uno strano "reperto" con tanto di didascalia esplicativa.

Si trattava di blocco di calcare  su cui era dipinta una scena apparentemente preistorica: in primo piano una figura umana che spingeva un riconoscibilissimo carrello della spesa, in secondo piano in alto un bisonte trafitto di lance (a richiamare ben più note scene di arte paleolitica) e lateralmente classici segni puntinati e zigzaganti spesso ricorrenti nelle grotte preistoriche. La didascalia riportava "Uomo preistorico a caccia fuori dal villaggio. Età post-catatonica". In bella vista.

Lo strano reperto rimase in esposizione per diversi giorni prima che il Museo si accorgesse di tale bizzarra anomalia, e ciò solo a seguito di un post dello stesso Banksy che ne ribadiva la proprietà intellettuale. Con grande senso dell'humor, l'amministrazione del Museo ha acquisito il pezzo "preistorico" di Banksy che ora è esposto nella sua collezione di arte contemporanea.

In effetti, il suo non era un falso, ma una reinterpretazione artistica e metaforica di una scena preistorica, proiettata in un futuro che ritorna al passato a seguito di una disastrosa epoca "catatonica". Ed oggi è esposto al British Museum.

 

Fonte: artdaily.com

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