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Piccoli tesori da scoprire

Ormai, certamente, sapete che la Biblioteca di Maglie è la biblioteca pubblica più antica della Regione Puglia e, di conseguenza, essa è ricca di preziosi libri antichi.

Questa volta, però, non vogliamo farvi la solita presentazione di uno di loro, ma parlarvi di un piccolo capolavoro spesso ignoto ai tanti, ma in cui vi potreste imbattere aprendo la loro prima pagina. 

 

Si tratta degli Ex libris, dal latino letteralmente “dai libri”. Sì, direte voi, ma cosa sono? 

In realtà, si tratta semplicemente una sorta di marchio apposto dal proprietario del libro, che normalmente lo contrassegnava con il proprio nome e altri elementi identificativi.

I primi Ex Libris compaiono già sui manoscritti medievali, ma solo a partire dall'invenzione della stampa a caratteri mobili nel XV secolo essi prendono veramente piede e diventano sempre più elaborati e diversi tra loro, fino a essere veri e propri talloncini illustrati, spesso realizzati da esperti e raffinati artisti. Divengono, pertanto, delle mini opere preziose che caratterizzano il volume, non solo per la proprietà, ma anche per il periodo storico-culturale e le correnti artistiche che li ispirano.

Ve ne diamo alcuni esempi  in basso, tra i più particolari e completamente diversi da tutti gli altri, vere e proprie opere d'arte, diversi dei quali realizzati tra fine '800 inizi '900.

 

Anche nella Biblioteca di Maglie si possono trovare ex libris, molto più antichi, e meno elaborati: come si può notare da alcuni esempi in basso, il proprietario accanto alla marca tipografica apponeva, semplicemente in segno di possesso, la propria firma e spesso  il proprio titolo, come avviene per i volumi di Camillo Palma, Dottore in Teologia.

Molto particolare è, invece, l'ex libris realizzato da Francesco Piccinno, fondatore della nostra biblioteca, nell'opera Q. Horatii Flacci poetae venusini, omnia poemata cum ratione carminum in Venetiis, apud Laurentium Bertellum, MDXC (immagine centrale in basso), dove il sacerdote magliese sembra aver realizzato una sorta di vero e proprio autoritratto.

Non trovate che il mondo degli ex libris sia molto affascinante? E che sia un vero peccato aver perso questa originale abitudine?

Ad onor del vero, anche oggi, qualcuno continua a realizzare il proprio marchio librario, ed esistono, anche online, software per creare un timbro ex libris; ma, secondo me, è molto più divertente ed originale dare spazio alla propria fantasia, personalizzando i propri libri con un piccolo disegno, un motto o segno particolare che ci individui.

Per questo, la biblioteca di Maglie, già da tempo, offre a piccoli gruppi scolari e familiari la possibilità di provare a inventare il proprio "segno di proprietà libraria" nel laboratorio Ex-Libris. Questo libro è mio.

 

Chiedi qui maggiori info sul laboratorio 

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